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Neil Armstrong l'immortale - Neil Armstrong the Highlander


Il 25 agosto è scomparso a 82 anni,  Neil Armstrong, il primo  uomo a mettere piede sulla luna.  La sua esistenza sarà ricordata nella memoria delle generazioni future, così come le sue impronte impresse per sempre sul suolo lunare.

On August 25, has died aged 82, Neil Armstrong, the first man to walk on the moon. His life will be remembered in the memory of future generations, as well as his footprints imprinted forever on the moon. In memory of mission Apollo 11.

Mi ricordo chiaramente di quella sera. Era il 20 luglio del '69. Non capivo ciò che stesse accadendo, ma l’atmosfera, in casa, era di grande eccitazione. Mio padre era incollato al televisore che trasmetteva la telecronaca della RAI in bianco e nero sulla discesa del LEM Aquila sul suolo lunare. Eravamo testimoni di qualcosa di speciale, di unico.La missione dell'Apollo 11 sulla luna sarebbe passataa alla storia.  La luna, oggetto di racconti, sogni, studi e avventura non era più un un mondo a parte che fermentava la più fertile immaginazione. Era divenuta realtà. L'uomo ci aveva messo i piedi!
Ero piccolo, ma intuii che quei momenti  sarebbero passati alla storia. Imparai a memoria i nome dei tre astronauti: Armstrong, Aldrin e Collins. Tre eroi.
Non capii, e come potevo, che quella era stata la vittoria finale per la conquista dello spazio tra USA e URSS, sfida iniziata una decina d'anni prima. Non sapevo della guerra fredda, del muro di Berlino, di Kennedy e della sua corsa per la conquista dello spazio. La cosa più giusta la disse proprio Neil Armstrong quando mise piede sul suolo lunare: un piccolo passo per l'uomo, un grande passo per l'umanità. Poco importava chi avesse vinto o perso. Tutti avevano vinto, perchè aveva vinto l'umanità.
Armstrong e Aldrin (Collins era rimasto nella navetta che girava attorno alla luna) lasciarono lassù una testimonianza. Le loro impronte, la bandiera a stelle e strisce vicino il modulo LEM. Ma lasciarono anche una parte della loro vita, il loro spirito, il loro futuro che nello stesso tempo era il loro passato. Cosa volere di più sulla terra dopo essere stati sulla luna?
E come non pensare all'addestramento inumano cui furono sottoposti, considerando che poco si conosceva allora dello spazio e degli effetti sull'uomo. La tecnologia era abbastanza antiquata. Rabbrividisco solo al pensare che il mio smartphone è un mostro in confronto al computer di bordo dell'Apollo 11!
Neil Armstrong è stato sempre schivo, raramente ha concesso interviste e non ha mai accettato i numerosissimi incarichi che gli sono stati proposti. Gli piaceva insegnare ingegneria aerospaziale all'università di Cincinnati. Punto.
Diverso è stato per l'altro compagno di viaggio, Aldrin. Un carattere più estroverso, molto loquace, che ha avuto un “ritorno” in termini di notorietà e di lavoro.
Altri equipaggi sbarcarono sul suolo lunare, ma non con il clamore che accompagnò la missione Apollo 11. La corsa per la conquista dello spazio era stata già vinta dagli americani e l'interesse scemò. Con essa anche la notorietà di quegli uomini.
Il 25 agosto Armstrong ci ha lasciati. All'inizio di agosto era stato sottoposto ad intervento chirurgico. Sembrava che tutto fosse andato bene, ma poi sono sorti problemi cardiaci.
Ci piace immaginarlo sulla luna, in quel Mare della Tranquillità che lo vide protagonista. Le sue impronte, insieme a quelle di Aldrin, rimarranno impresse per millenni, forse per milioni di anni, visto la mancanza di atmosfera sulla luna.
Cosa ci ha lasciato Armstrong? Sicuramente una pagina epocale nella storia spaziale, ma anche coraggio e umiltà, che certe volte pagano.Tutto il mondo ha espresso un sincero dolore, all'annuncio della sua scomparsa. Un grande tributo ad un uomo che ha avuto qualità intrinseche che lo hanno sempre contraddistinto, fino all'ultimo giorno di vita. Armstrong era il vicino della porta accanto che non avrebbe mai fatto pesare la sua popolarità.
Morto sulla terra, ma immortale nello spazio. Insomma un Highlander siderale.

Modulo lunare LEM Aquila

Requiem per Flight - Requiem for MS Flight


Con un asettico comunicato di fine luglio Microsoft ha dichiarato che Flight è stato cancellato. Così è finito miseramente quello che doveva essere l’erede di FSX, ma che del simulatore non aveva proprio nulla.

In late July Microsoft said that MS Flight was canceled. Thus ended miserably the heir of FSX,  that he had'nt an flight simulator, but a videogame.


25 luglio 2012. Microsoft emette un comunicato:
"Microsoft Studios continua a valutare il suo portfolio di giochi per determinare ciò che è meglio per i giocatori, le famiglie e la compagnia. Diversi fattori sono stati presi in esame per la difficile decisione di terminare lo sviluppo di Microsoft Flight e di Project Columbia, ma siamo convinti che questo ci aiuterà a raggiungere i nostri obiettivi a lungo termine e a portare avanti i nostri piani di sviluppo. Nel caso di Microsoft Flight continueremo a supportare la community e il gioco sarà disponibile come download gratuito a http://www.microsoft.com/games/flight/".
Nel comunicato Microsoft fa riferimento anche a Project Columbia. Si tratta di un progetto di TV interattiva per i bambini costruito sulle funzionalità di Kinect.
Al di là delle parole del comunicato, c’è da chiedersi cosa ha portato al fallimento di un progetto, dove Microsoft aveva investito milioni di dollari.
I motivi sono molteplici, riconducibili sia a una non chiarezza da parte dei dirigenti, di cosa è veramente FS sia a mere logiche di mercato.
Per 20anni, Microsoft  FS ha fatto sognare persone che difficilmente avrebbero volato ai comandi di un velivolo. FS ha “brevettato” centinaia di migliaia di persone, soprattutto giovani, ha contribuito a formare la cultura aeronautica. Bisogna dargliene atto. Molti di loro hanno, poi,  frequentato le scuole di volo e ora sono piloti di liner, piloti dell’Aviazione Generale.
FS ci ha dolcemente calato nel cockpit dell’ aereo del cuore, ci ha fatto provare il brivido di un atterraggio, di un decollo, di volare in tutte le aree del mondo, con le condimeteo che volevamo, anche reali.
 L’idea di lasciare volutamente FSX open ha permesso agli scenarist, sia privati o aziende, sia per hobby o per lavoro, free o pay, di sviluppare migliaia di addon. Questo è stato fondamentale per decretare il successo di FS .
L’ambiente dei simmer è un ambiente di nicchia, una vasta comunità di simmer ha dato vita a decine di siti di successo, dove si possono scaricare (free) velivoli, aeroporti, mesh. Con FSX personalmente ho volato con l’aereo dove anni prima aveva fatto scuola. Non è meraviglioso?
In definitiva il fallimento di Flight può essere indicato in questi punti:
1. L’aver voluto, senza tenere conto del famoso spirito di FS, trasformare Flight in un videogioco, dove la filosofia “Apple Store” ha prevalso. In sostanza MS ti dava una base di partenza che doveva essere integrata con acquisti di addon nello store;
2. Flight poteva girare anche con x-box 360. Per me questa è l’ufficializzazione che il software era un videogioco. Inaccettabile!
3. Non aver tenuto conto della concorrenza come X-Plane, più realistico di Flight (anche di FSX), oppure di simulatori validissimi e free come Flightgear , o Fly Legacy
4. Il fallimento del marketing, ovvero l’aver tentato di rinvigorire Flight Simulator con un altro brand, che in realtà era un prodotto totalmente nuovo. E' sbagliato affermare che Flight era la nuova versione di FSX, anche se molti lo avevano già chiamato FSXI.
5. L’aver sciolto ACES,  l’azienda che aveva progettato FSX, buttando al vento anni di esperienza, risorse umane, progetti.
6. Le indagini di mercato sono state condotte in maniera disastrosa. I simmer non sono così numerosi come credevano i dirigenti di Flight. Essi sono tecnici ed esigenti e già dalle prove con la release di fine febbraio, avevano espresso seri dubbi. Insomma il  gioco non valeva la candela.
Non voglio considerare la qualità grafica di Flight perché le recensioni sul web sono contrastanti. Sicuramente possiede alcuni punti di forza se confrontato con FSX.
Quale sarà il futuro?
Dietro il programma, MS ha perso due anni di tempo, si dice che siano stati spesi per lo sviluppo 300 milioni di dollari. Il personale di Vancouver è stato spostato in altri settori di Microsoft. Immagino che per qualche anno non si sentirà parlare di simulatori targati Microsoft.
Poco male, continueremo con FSX o FS IX, sicuramente migliori di Flight  in termini di real.
Per quanto riguarda Flight, è ancora disponibile la release, la potete scaricare qui.

Un saluto a tutti i visitatori e agli amici simmer e buone vacanze!



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