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THYPOON Vs RAFALE

L'intervento aereosopra la Libia ha portato alla ribalta principalmente due tipi di aerei da caccia molto simili tra loro che ahimè (il confronto purtroppo è fatto in un ambiente di guerra) sono diventati due principali "attori": il Typhoon e il francese Rafale.

The air strikes over the Libya  has introduced two types of fighter aircraft are very similar in that unfortunately (unfortunately, the comparison is done in an environment of war) are now two main 'actors': the French Rafale and the Typhoon.

Ho già affrontato nei precedenti post i due tipi di velivoli, simili anche nelle prestazioni, ma in questo post ho voluto completare con qualche video le performance dei due caccia.





Documenti correlati

Unified Protector sostituisce Odyssey Dawn

Cambia nome l’operazione militare in Libia: da Odyssey Dawn (Odissea all’alba) a Unified Protector (Protezione unificata). I risultati fin qui ottenuti sono stati più dannosi per l’Europa che per Geddafi.
Istruzioni di come non deve mai essere un’alleanza. 

Change the name of military operation in Libya: From Dawn Odyssey  in Unified Protector. The results obtained for Europe have been bad  more  than for Geddafi. Instruction as should never be an coalition.

Con il passaggio del comando delle operazioni dalla coalizione dei volenterosi (di cui facevano parte una decina di paesi) alla NATO, cambia l’organizzazione e la struttura e anche il nome si adegua. “Unified protector”  è stato scelto perché chiarisce subito che lo strumento di protezione (della popolazione civile) è unico e unito. Proprio come l’ombrello della Nato, sotto il cui comando politico e militare si condurranno a partire dalle prossime ore tutte le operazioni militari in Libia.
I 6 punti che fanno riflettere sul fallimento della coaliziione di Odyssey Dawn
1.    La risoluzione 1973  : sulla spinta delle tragiche notizie che arrivavano dalla Libia, alcune di queste rivelatesi poi false (abile azione di controinformazione e propaganda  sui media da parte dei rivoluzionari),  è stato approvato un testo generico che si presterà poi ad innumerevoli interpretazioni .
2.    La Francia: ha spinto, con l’appoggio della Gran Bretagna e USA,  per l’approvazione della risoluzione, quasi una lotta contro il tempo del Presidente Francese. I sospetti di questa fretta potrebbero risalire: ad una voglia emergere in politica estera (dopo il siluramento del precedente ministro degli esteri francese, accusato di essere stato troppo vicino a Geddafi), ad un aumento dei sondaggi a favore del Presidente  in vista delle Presidenziali dell’anno prossimo e, soprattutto, entrare come partner preferenziale per le concessione nel settore energetico, nella ricostruzione, nella fornitura di beni e armamenti necessari alla Libia che verrà.
3.    L’Europa disunita: è il momento più difficile per l’UE. Emergono (chi non lo sapesse ancora) nazionalismi, interessi di stato, ripicche . Insomma l’Europa integrata è lontana; ogni paese rimane con una sua politica estera, una propria difesa. L’Europa è tale quando deve legiferare su cose banalissime come sulla lunghezza delle banane o il cioccolato che può non essere fatto con il cacao !  Tornando a Odyssey dawn il risultato è: la Francia che  sente ancora il peso della Grandeur, la Germania che di operazioni militari non ne vuol sapere impegnata com'è in Afghanistan, la Gran Bretagna che prima partecipa attivamente salvo poi concordare sul fatto che forse ci vuole un comando unico come quello della NATO, la Danimarca che sospende i voli finche non è chiaro chi comanda, senza contare i paesi non UE.  Ricordo che nell’operazione NO FLY ZONE sui cieli della Bosnia, quindi sul “pianerottolo di casa”,  l’Europa  e la Francia in particolare, si sono ben guardate dall’imporre una zona di divieto al volo ed è vergognoso (leggasi anche Italia) che a casa nostra sono dovuti intervenire gli USA !
E l’Italia? L’Italia poteva emergere come unica potenza mediterranea visto che una guerra si stava profilando proprio nel cortile di casa ovvero nel  “ mare nostrum” ; successivamente, con altri paesi si è fatta portavoce dell’opportunità che il Comando fosse unico e dato alla NATO. Ciò ha dato dei risultati (che volevano soprattutto gli USA) e la NATO assumerà il Comando delle operazioni anche se con tanti vincoli  e aperta anche a paesi non appartenenti all’Organizzazione.
Ma ahimè  purtroppo non siamo stati considerati in sede internazionale come la nazione di riferimento nel mediterraneo! Troppo impegnati a gestire le beghe di cortile (leggasi politica interna). Ma questa è un’altra storia.
4.    La NATO:  La frase del segretario generale della NATO  fatta qualche giorno fa raccoglie tutta l’amarezza in seno all’Organizzazione. Riassumendo: la NATO ha una perfetta struttura per il comando e controllo delle operazioni militari che costa tantissimo; se non è ritenuta all’altezza del compito cosa ci sta a fare?  Dopo lo sganciamento diplomatico della Gran Bretagna e degli USA dalla Grandeur finalmente il Comando sarà della NATO ma con alcune eccezioni.
5.    Gli USA: Obama non voleva la guerra visto che si era appena disimpegnato dall’Iraq ed è attualmente impantanato in Afghanistan senza contare i costi della missione che sono altissimi. E’ stato preso per sfinimento dal suo segretario di Stato Clinton, accesa interventista; adesso deve affrontare problemi di politica interna  dati dalla partecipazione all’operazione ; gli stessi democratici criticano il suo operato in politica estera (ma anche in quella interna).
Gli USA non vedevano l’ora di ridimensionare le proprie forze passando il comando alla NATO.
6.   Infine Odyssey dawn: in sostanza non significa nulla. E’ un nominativo partorito da AFRICOM (il Comando USA per l’Africa) in base a delle procedure standardizzate  . E’ il nominativo azzeccato per significare il nulla come la coalizione che la componeva.
La situazione sul terreno come tutte le operazioni militari cambia  di ora in ora. Mentre Misurata è ancora sotto l'assedio delle artiglierie governative, che martellano i nidi di resistenza dei ribelli, rimasti con quella parte della popolazione civile che non ha fatto in tempo a fuggire, i caccia francesi hanno abbattutto sette velivoli dell'aeronautica libica: 5 aerei Galeb 2 e due elicotteri d’assalto Mi-35. Lo riferisce lo stato maggiore di Parigi specificando che gli abbattimenti si sono verificati nel corso di alcuni raid nei cieli di Misurata e Zintan . Le forze degli insorti, grazie all'ombrello di protezione offerto dall'aviazione della coalizione, hanno riconquistato i terminal petroliferi di Brega e Ras Lanuf, e pare siano in procinto di entrare anche nella cittadina di Ben al-Jawad, a pochi chilometri da Sirte, città natale del rais di Tripoli.
Le operazioni quotidiane  vedono impiegato aerei della coalizione del tipo F15, F 16, F18, RAFALE, TORNADO, TYPHOON , MIRAGE 2000Bombardieri B2Boeing KC 135 per il rifornimento in volo e AWACS per la sorveglianza aerea. Le Forze Armate Italiane hanno messo a disposizione 7 basi (che non è poco) un numero variabili di aerei  e la  la portaerei italiana Garibaldi, dislocata in Sicilia, con 7 AV 8 Harrier pronti per il decollo.
Nel prossimo post una missione di simulazione sopra la Libia. 




Mig 23 degli insorti abbattuto dalla propria contraerea - MiG 23 of insurgens shoot down of AA

Libya - No fly zone

Nella  nottata del 17 marzo il consiglio di Sicurezza dell'ONU ha approvato la risoluzione n. 1973 che istituisce la NO FLY ZONE sopra i cieli delle Libia al fine di proteggere la popolazione civile dagli attacchi delle forze fedeli a Gheddafi (anche bombardando le basi).
Gli scenari che seguiranno non sono chiari e ancora si sconoscono le modalità operative sul come la NATO applicherà il divieto di sorvolo su l'intera Libia. In queste ore freneriche si stanno mettendo a punto nei vari Stati Maggiori e nei palazzi dell'alleanza atlantica i piani dell'operazione che la Francia e la Gran Bretagna vorrebbero applicare subito. L'aeronautica libica ha una limitata operatività data da una varietà, e in gran parte antiquata, di velivoli e non dovrebbe preoccupare le forze della NATO.
Gli ordini impartiti ai piloti

On the night of March 17 the UN Security Council adopted Resolution No. 1973 establishing the no-fly zone over area of Libya in order to protect civilians from attacks by forces of Gaddafi (also destroyed the air bases).
The following scenarios are not clear and it is still unknown about how the operating procedures will apply the NATO no-fly zone over the entire Libya. In these hours the Staff of various Air Forces are and the Atlantic alliance developing operation plans that France and Britain would like to apply immediately.The Libyan Air Force has a operational limited from a variety and largely not modern aircraft, and should not worry the NATO forces.

Operation Sunrise: Emergenza Libia - Operation Sunrise: Escape from Libya

Gli avvenimenti politici che hanno investito i paesi del maghreb ed in particolare la Libia hanno fatto emergere la problematica inerente l’evacuazione dei cittadini italiani che in quella nazione sono numerosi. Quella che segue è una missione ovviamente immaginaria e simulata spinta al massimo della realtà.
The political events that have invested in the Maghreb and Libya in particular has highlighted the problems about the evacuation of Italian citizens in that nation that are a lot.  To follows  a post is a fictional and simulated mission to the maximum of reality. I will use the  Cessna Citation X, which I have already tested in the "tested to you" post and that is a "must" because it was designed and planned to limit the real Citation. 
With G-plan (which must absolutely to have if you want to create a route planning without FS), I planned that the two routes to Tripoli and Benghazi from Catania. The return is scheduled to Palermo. I downloaded the scenarios of the airport of Catania, Tripoli, Benghazi (Benin) and Palermo.
I loaded 4318 Kg. of fuel that allows me to make the leave and return because to Tripoli we could'nt refuelling. On the leaving will be  two pilot  , and we  returning with two pilots and eight passengers plus luggage for a total of 900 kg, but this weight is compensates with the first leg of fuel consumed about 2160 liters per hour (1600 kg).
The checklist of Citation, to be found here, helps me to manage all the equipment and systems. FMC active where I reading (thanks to G-Plan) all parameters of flight. The flight will  of 1.25 minutes, the altitude is 18 000 feet at 280 knots.
 Take off at 16:30 from Catania Fontanarossa (which is the shortest distance to get to both Tripoli and Benghazi) and turn  to the WP Golf for 125 °, I active the GPS but I have not activated
the AP because  want to manage the autothrottle by hand that in particular in Citation, are susceptible. In flight there will be also informed the airport of destination will probably be Tripoli, according to the latest news, Benghazi has been invaded by revolutionary forces.
In fact, over the VOR LPD Lampedusa Control announced that the plan must be green, to the airport in Tripoli. I do not have to make great efforts because the FMC has data inserted; then turned for 156 ° to the intersection Sakar. The plan provides for the recognition by the Libyan authorities, flying over the  port to 1200 feet with gear down and without landing lights. Then turn to a long final  leg  to the airport on runway 18 . Obviously everything was done manually and landing is deliberately long way to take the taxi that takes me directly to the Parking.
 Before taking the taxi way active landing light and Tripoli Control assigned a parking but where after a few minutes Tower communicate me to move to an area further away from the terminal to give less attention
We stay the night on board waiting for someone ; around 5:30 in the morning we seeing a van with the passengers who  onboarded as quickly as possible.
In a flash, scroll down the checklist and we are ready for take-off and we ask permission to take off given to us immediately . We align the centerline of runway 18 and detach the wheels after a turn and we flight towards the sea,  to Palermo where we arrived after about 1 hour and 25 '.

My foto album about the flight  is here
E’ il 27 febbraio e la situazione in Libia sembra che stia per esplodere quindi arriva l’ordine di  procedere con la pianificazione di un operazione atta ad evacuare dei cittadini italiani colà presenti.
La caratteristica della missione risiede nella precisione della pianificazione e nella tempestività dell’applicazione. La missione di esfiltrazione è denominata sunrise e consiste in due opzioni a seconda la situazione del momento: la prima opzione, denominato green, ha come obiettivo l’aeroporto di Tripoli; la seconda, ambra,  l’aeroporto di Bengasi.
 Il preavviso per il decollo è di sole due ore e la finestra è stata pianificata nel tardo pomeriggio per arrivare a Tripoli all’imbrunire ma con sufficiente luce per un eventuale avvicinamento in visuale nel caso che i radioausili dell’area fossero inefficienti.
Calcolate le effemeridi decido per la partenza per le ore 16.30 local time in modo di essere a Tripoli o Bengasi per le 18.00 circa (il tempo di rotta è praticamente eguale). Il velivolo che userò è il Cessna Citation X che ho già provato nella rubrica “tested to you” e che è un “must” perché è stato disegnato e progettato al limite del vero Citation. Vedere per credere.
Con G-plan (che bisogna assolutamente avere se si vuole creare una rotta senza il planning di FS) ho pianificato le due rotte quella per Tripoli e quella per Bengasi con partenza da Catania . Il ritorno è stato schedulato su Palermo. Ho scaricato gli scenari dell’aeroporto di Catania, Tripoli, Bengasi (Benina) e Palermo.Ho caricato 4318 Kg di carburante che mi permette di compiere sia l’andata che il ritorno perchè a Tripoli non potremmo rifornirci. All’andata saremo in due con il copilota, mentre per il ritorno avremo 8 passeggeri più due piloti e bagagli per un totale di 900 kg, ma compenseremo con il carburante consumato all’andata di circa 2160 lt  per ora pari a 1600 kg circa.
La checklist del Citation mi aiuta a gestire tutta la strumentazione e i sistemi. Attivo il FMC dove ho inserito (grazie a Plan-G)  tutti i parametri di volo. Il volo durerà 1,25 minuti la quota è 18 mila piedi a 280 nodi . Decollo alle 16.30 da Catania Fontanarossa (che è la tratta più breve per arrivare sia a Tripoli che a Bengasi) e viro per il WP GOLFO per 125°, attivo il GPS e inserisco l’AP; non ho attivato l’autothrottle  perché voglio gestire in prima persona le manette che nei jet, ed in particolare nel Citation, sono sensibili.  In volo ci verrà comunicato l’aeroporto di destinazione anche se probabilmente sarà Tripoli in quanto Bengasi, secondo le ultime notizie, è stato occupato dalle forze rivoluzionarie.
Infatti sopra il VOR LPD, Lampedusa Controllo comunica che deve essere attivato il piano green, ovvero destinazione per l’aeroporto di Tripoli. Non devo fare grandi sforzi perché il FMC ha tutto caricato quindi viro per 156° verso l’intersezione SARKI. Il piano prevede, per il riconoscimento da parte delle autorità libiche, il sorvolo della darsena del porto a 1200 piedi con carrello giù e senza luci di atterraggio cosa che faccio per poi virare per un lungo finale che mi porta sulla pista 18 dell’aeroporto di Tripoli. Ovviamente tutto è stato fatto in manuale e l’atterraggio è volutamente lungo per imboccare la taxi way che mi porta direttamente al Parking. Prima di imboccare la taxiway attivo la taxilight e mi dirigo verso il parking assegnato dove dopo qualche minuto mi comunicano di spostarmi in una zona più distante dal terminal per dare meno nell’occhio. Rimaniamo tutta la notte a bordo attendendo che qualcuno ci dica qualcosa e verso le 05.30 di mattina vediamo sopraggiungere un pulmino con i nostri passeggeri che imbarchiamo il più velocemente possibile.
In un baleno scorriamo la checklist e siamo pronti per il decollo; chiediamo l’autorizzazione che ci viene data subito in  quanto l’aeroporto sembra abbandonato e non abbiamo visto altro traffico all’infuori di noi. Ci allineiamo mo sulla pista 18 e stacchiamo le ruote e, dopo una virata, ci  dirigiamo verso il mare con rotta su Palermo dove arriviamo dopo circa 1 ora e 25’.
Mi allineo per pista 25 e faccio un atterraggio in manuale.
Mi sono molto divertito e soprattutto soddisfatto della missione cui ho dato un’impronta di realismo grazie anche al Citation X di Lucena.   

Chi volesse vedere ulteriori foto del volo clicchi qui


Flight plan from Catania to Tripoli by G-plan

Parking Catania
After takeoff from Catania
Virtual cockpit and FMC
Over Sicily channel
Landing to Tripoli

Night vision Cockpit Citation X
Tripoli airport : ready on taxiway
05.40 on the morning: ready to take off
Landing to Palermo

WP over the Tripoli Docks

Aerei in divisa - warbirds V part

Con questo quinto ed ultimo post termino la carrellata degli aerei militari da caccia. Per dare un senso a tutto il lavoro ho inserito 6 aerei anzicchè 4 come nei post precedenti, in modo da portare il totale a 22 aerei che rappresentano una nutrita schiera di warbirds che hanno fatto la storia  dell'aviazione militare.
E' stato un lavoro non da poco e spero che i lettori ne abbiano apprezzato l'impostazione o quantomeno l'iniziativa.
Chi non avesse ancora letto gli articoli o chi volesse scaricare i modelli simulati di seguito i link di collegamento:
1 Parte:  F 86 Sabre, MiG 15, F 104 Starfighter ed F 4 Phantom.
2^ parte: MiG 21, F 5 Tiger, Mirage III e Mirage 2000.
3^ Parte: F 14 Tomcat, F 15 Eagle, F 16 Falcon e F 18 Hornet.
4^ Parte: MiG 21, MiG 23/ 27, MiG 25 e Sukhoi 27 Flanker.

With this last post I have finished the parade of fighter in uniform. In this post I included six aircraft rather than  4 as in previous posts, so as to  reach the total to 22 planes that represent the large group of aircraft that have made aviation history .  It'was  a hard job and I hope readers will have appreciated the setting, or the initiative. Who had not yet read the articles or  who want to download the aircraft simulated the following link to:
1st Part:  F 86 Sabre, MiG 15, F 104 Starfighter ed F 4 Phantom.
2nd Part: MiG 21, F 5 Tiger, Mirage III e Mirage 2000.
3th Part: F 14 Tomcat, F 15 Eagle, F 16 Falcon e F 18 Hornet.
4th Part: MiG 21, MiG 23/ 27, MiG 25 e Sukhoi 27 Flanker.

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EF 2000 Typhoon l'Europeo

Eurofighter Typhoon è il  più avanzato aereo da combattimento al mondo di  nuova generazione multi-ruolo  Con 707 aerei ordinati da sei nazioni (Germania, Italia, Spagna, Regno Unito, Austria e il Regno dell'Arabia Saudita), è il più grande programma europeo di collaborazione militare.
Eurofighter Typhoon è il caccia che sa offrire ampie capacità operative, mentre allo stesso tempo fornisce un'efficacia senza pari.
Costruito con una grande attenzione al design e una chiara visione della tecnologia  Eurofighter Typhoon mantenere il vantaggio tattico su qualunque minaccia dei potrebbe essere portata nei prossimi decenni.
Le aeronautiche di UK, Germania, Italia e Spagna ne hanno ordinati un totale di 620. Purtroppo non c'è una vasta scelta di prodotti simulati

Eurofighter Typhoon is the worlds most advanced new generation multi-role/swing-role combat aircraft available on the market. With 707 aircraft ordered by six nations (Germany, Italy, Spain, United Kingdom, Austria and the Kingdom of Saudi Arabia), and in service with all nations, the aircraft is Europe’s largest military collaborative programme.
Eurofighter Typhoon is the only fighter to offer wide-ranging operational capabilities whilst at the same time delivering unparalleled fleet effectiveness.
Careful attention to design and a clear vision of through-life technology insertion and capability enhancements will see the Eurofighter Typhoon maintaining the tactical advantage over whatever threats the coming decades bring.
The Eurofighter Typhoon has guaranteed for partner countries sustained growth, industrial capability, operational effectiveness and global competitiveness.
The first production aircraft flew in 2003, and delivery of the first aircraft started during early 2004. The Typhoon is to replace the Tornado F3 and the Jaguar. The air forces of the four countries have ordered a total of 620 Eurofighters (UK 232, Germany 180, Italy 121, and Spain 87).

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HARRIER / AV 8 
IL CACCIA CHE 
ATTERRA IN GIARDINO

L'Harrier è stato molto apprezzato durante il conflitto del 1982 delle Falkland in cui  i Sea Harrier della marina che della RAF  sono stati molto utilizzati contro le forze argentine sia in aria che al suolo.
La limitata velocità non ha inficiato l'aggressività e la manovrabilità e questo è stato vero e proprio successo guadagnato con fatica dall'Harrier e  dai loro piloti altamente qualificati e competenti contro i piloti dei caccia argentini .
Nel 1971 furono costruiti dalla McDonnel Douglas e acquisiti dai Marines che li soprannominnominarono AV 8 per l'attacco al suolo e l'appoggio tattico .
In seguito furono maggiormente sviluppati dalla McDonnel Douglas aumentandone la potenza e capacità di  carico bellico.
La capacità VSTOL dell'Harrier ha sempre dato un significativo vantaggio tattico all'aeronautica che lo impiega. La capacità di volare e decollare da strade, radure boschive, piccoli vettori e navi senza ponte di volo offre enormi vantaggi e permette inoltre l'aereo di operare dietro le linee nemiche. Molte Marine occidentali hanno acquisito l'AV 8 tra cui l'Italia per la sua portaelicotteri Garibaldi e la portaerei Cavour. L'Harrier/AV 8 comunque è entrato nella leggenda degli aerei che fanno la differenza.

The brilliance of the design was made very clear during the 1982 Falkland conflict where both navy sea Harriers and RAF Harriers were heavily used against the Argentinian forces both air and ground. A very high air to air success rate was achieved by the relatively slow Harrier against super sonic adversaries like the excellent French designed Mirage.
This was real hard earned success for the British Harriers and their pilots against highly trained and competent Argentinian fighter pilots in fine aircraft. The US forces have been operating their own version of the Harrier for some years. Known as the AV8 it performs an important role in the US Marine Corp. The first of these aircraft in US service were Harrier AV8A machines, these were delivered in 1971.
Furthur development has been made by both Hawker Siddeley (British Aerospace) and McDonnel Douglas. Uprated AV8B aircraft with increased power and load capability entering service.
The VSTOL ability of the harrier has always given a significant tactical advantage to the force that operates the aircraft. The ability to take off from roads, forest clearings, small carriers and ships without the need for a long hard surfaced (easily knocked out) runway offers huge benefits. It also allows the aircraft to operate close behind the enemy lines.

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PANAVIA TORNADO

Il Tornado nacque dalla necessità di sostituire un'intera generazione di aerei da combattimento, varie nazioni erano interessate a cooperare ad una nuova macchina multiruolo.
La Gran Bretagna aveva l'urgente necessità di rimpiazzare i Canberra, i Lightning e i Buccaneer, mentre Germania Ovest, Italia, Canada, Belgio erano interessati a sostituire nel lungo corso gli F-104G e così, partendo da un'esigenza comune, stesero un accordo di massima per un cacciabombardiere di nuova generazione.
Anche il programma AFVG (Anglo French Variable Geometry), mirante a sviluppare velivoli con ali a geometria variabile, era stato cancellato dopo il ritiro della Francia. Tutto questo metteva in grave difficoltà la RAF e come misura d'emergenza vennero comprati gli F-4 Phantom II.
Nel gennaio 1968 si unirono a tale progetto europeo Paesi Bassi, Belgio e Canada, che formalizzò la sua partecipazione 15 giorni dopo. Queste nazioni avevano una macchina comune da sostituire, che era l'F-104 o il CF-104 Starfighter (quindi un apparecchio medio-leggero utilizzato per vari compiti, dalla caccia al bombardamento nucleare).
A luglio dello stesso anno, la Gran Bretagna si unì al consorzio.
La versione PA-200 sarebbe stata la macchina 'pesante' che tuttavia non era la sola, in quanto ne era prevista la variante monoposto PA-100. Come nel caso di una delle versioni pensate per l'F-4 Phantom, questo apparecchio non ebbe un seguito pratico e venne abbandonato in favore del PA-200, contenendo i costi del programma multinazionale, ma chiudendo la possibilità di ricavare un modello che effettivamente poteva essere usato in compiti come il duello aereo, maggiormente interessante per nazioni di prima linea come l'Italia. Impostato il progetto definitivo alla fine degli anni '60, il PA-100 venne accantonato nel 1970.La diffusione fu all'inizio piuttosto lenta, ma ben presto il numero di aerei e di equipaggi disponibili divenne notevole. Il Tornado è stato l'aereo che ha sostenuto il ruolo di unico cacciabombardiere della NATO per quasi 20 anni di servizio sia in guerra che in pace.


The Tornado project borned to replace an entire generation of combat aircraft, and many nations were involved to cooperate with a new multi-purpose machine.
The UK had an urgent need to replace the Canberra, Lightning and Buccaneer, and West Germany, Italy, Canada, Belgium were interested  to replace the F-104G, and so, from a common need, they spread a agreement in principle to a new generation fighter.
The program AFVG (Anglo French Variable Geometry), which aims to develop aircraft with variable geometry wings, was canceled after the retire from project of France. All this would create serious difficulties and the RAF as an emergency measure were purchased F-4 Phantom II.
In January 1968 he joined the European project, the Netherlands, Belgium and Canada, which formalized its participation after 15 days. These nations had a common machine to be replaced, which was the F-104 or CF-104 Starfighter (then a light to medium equipment used for various tasks, from hunting to the nuclear bombing).
In July of that year, Britain joined the consortium.
The version of PA-200 was the car 'heavy' but that was not the only, as they were expected to PA-100 single-seat variant. As in the case of a version designed for the F-4 Phantom, this unit did not have a practical follow-up and was abandoned in favor of PA-200, containing the costs of the multinational program, but closing the possibility of obtaining a model that actually could be used in tasks such as aerial duel, more attractive to first-line nations such as Italy. Set the final project in the late '60s, the PA-100 was abandoned in the early 1970.La diffusion was rather slow, but soon the number of aircraft and crews available was impressive. The Tornado was the plane  that claimed the role of a  NATO bombers and fighter for nearly 20 years of service both in war and in peace.

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MONSIEUR LE RAFALE 




Rafale e Typhoon, peraltro, hanno origini comuni: nei primissimi anni '80 Inghilterra, Francia e Germania avevano la necessità di sviluppare un nuovo caccia, destinato a succedere ai vari Tornado ADV, Mirage F1 e F-4 Phantom II. Analoghe esigenze venivano da altri paesi europei, tra i quali  l'Italia e la Spagna.
Nacque quindi uno studio congiunto, denominato FEFA, con l'intento di sviluppare e realizzare un nuovo e unico modello di caccia europeo nel quale dovevano confluire gli studi inglesi (programma EAP) e quelli francesi (programma Rafale).
Subito però vennero a galla profonde divergenze. Infatti i francesi, che già disponevano dell'ottimo Mirage 2000, volevano un aereo con prevalente funzione di attacco. Inghilterra, Germania e Italia, che invece disponevano del valido Tornado, volevano un aereo con prevalente funzione aria-aria.
Ma in pratica, era in gioco la leadership del nuovo programma: leadership rivendicata sia dagli inglesi che dai francesi.
Alla fine, la Francia decise di fare da sè, e uscì dal progetto, nel 1985.
Così, mentre le altre nazioni europee continuavano a progettare quello che sarebbe diventato l'Eurofighter, la Francia seguì una propria specifica, denominata ACX e ritagliata intorno al programma di dimostrazione tecnologica Dassault Rafale, un progetto che il costruttore francese aveva portato avanti sin dal 1983, al punto che il prototipo del nuovo caccia, denominato Rafale A, volò già il 4 luglio del 1986.La Francia sinora ha ordinato una prima serie di 61 caccia cui ha fatto seguito una seconda serie di 59 velivoli per un totale quindi di 120 aerei nelle versioni B (38 aerei), C (44 aerei) ed M (37 aerei). I primi esemplari sono entrati in servizio con la marina nel 2001, mentre l'entrata in servizio con l'aviazione è prevista nel secondo semestre del 2006.
Il requisito totale ammonta a 234 velivoli per l'aviazione e 60 per la marina, ma è difficile che questi numeri siano mantenuti.Il Rafale ha avuto uno sviluppo molto problematico che ha determinato un evidente rallentamento nel programma: il vantaggio iniziale rispetto all'Eurofighter, per essere entrato in servizio sin dal 2001 (nella versione imbarcata M, sia pure ad uno standard operativo molto limitato), si è perso per strada anche se la Dassault pensad i recuperare, nel futuro, il tempo perso.




Rafale and Typhoon, however, have a common origin: in the early '80s UK, France and Germany had the need to develop a new fighter which will follow the various ADV Tornado, Mirage F1 and F-4 Phantom II. Similar specifics came from other European countries, including Italy and Spain.
Then came a joint study, called Fefa, with the intent to develop and implement a new and unique model in which they were to join Eurofighter's UK trials (EAP program) and French (Rafale program).
But  immediately came to the surface deep-seated differences. In fact, the French, who already had excellent Mirage 2000, they wanted an airplane with a prevalent feature of attack. England, Germany and Italy, which possessed a valid Tornado instead, they wanted a plane with air-air main function.
But in practice, the leadership was at stake in the new program: leadership claimed by both the British by the French.
Ultimately, France decided to do on their own, and left the project in 1985.
So while other European nations continued to design what would become the Eurofighter, France followed its own specific, named ACX and cropped around the technology demonstration program Dassault Rafale, a project that the French manufacturer had pursued since 1983 , so that the prototype of the new fighter named Rafale A flew as early as July 4 1986.  France  has ordered an initial  61 fighters which was followed by a second series of 59 aircraft for a total of 120 aircraft in the B (38 planes), C (44 planes) and M (37 aircraft). The first units entered service with the Navy in 2001, while the entry into service with the Air Force is expected in the second half of 2006.
The total requirement amounted to 234 aircraft for the Air Force and 60 for the navy, but it is unlikely that these numbers are manteined.  Rafale has had a very problematic development that led to a marked slowdown in the program: the initial advantage over the Eurofighter , to be entered into service since 2001 (as amended embarked M, albeit to a standard operating very limited), it fell by the wayside. 


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F 22 RAPTOR


Nel maggio del 1983 l’USAF emise una R.F.P. per lo sviluppo di un nuovo caccia avanzato, destinato a sostituire l’F-15 Eagle e a garantire la superiorità tecnologica americana nei confronti dei nuovi caccia sovietici in produzione o in sviluppo, in particolare il MiG-29 Fulcrum ed il SU-27 Flanker entrati in servizio tra il 1983 ed il 1984.Il programma lanciato dall’USAF fu denominato A.T.F., Advanced Tactical Fighter, con una previsione di oltre 750 esemplari, monoposto e biposto, destinati a sostituire tutti gli F-15A/B/C/D.
Anche l’US Navy manifestò interesse al progetto, nell’ambito del proprio programma Naval – ATF (NATF).
Sette gruppi industriali presentarono i propri progetti, e tra questi l’USAF, nel 1986, ne scelse due per la costruzione di prototipi: il progetto Lockheed / Boeing / General Dynamics, denominato YF-22 e il Northrop / McDonnell Douglas, denominato YF-23.
La Northrop aveva puntato molto sulle qualità stealth e velocistiche del proprio progetto: in effetti l’YF-23 era più veloce e “più stealth” dell’ YF-22.
Al contrario la Lockheed aveva puntato sulla manovrabilità: infatti l’YF-22 montava un sistema di controllo vettoriale della spinta, che lo rendeva molto più maneggevole dell’ YF-23. La fine della Guerra Fredda e il crollo dell’impero sovietico, determinarono un profondo mutamento dell’atteggiamento del Congresso nei confronti del programma F-22, in quanto da più parti si sosteneva che le nuove versioni degli F-15 e degli F-16 erano sufficienti a garantire la superiorità aerea dell’USAF Da 11 velivoli EMD si passò a 9 aerei, tutti monoposto, mentre le previsioni per i velivoli di serie scendevano via via dai 750 iniziali a 648, poi a 442, e infine nel 1997 il totale fu ridotto a 339, tutti monoposto, mentre la versione biposto veniva accantonata.
In quell’anno gli fu assegnato il nome “Raptor” (prima ancora era stato chiamato Rapier e Lightning II).
Dal canto suo l’US Navy sin dal 1993 aveva già comunicato che il programma NATF (previsti 550 esemplari con ali ripiegabili) era cancellato, preferendo procedere con l’F-18E/F Super Hornet.
Nel 2001 gli F-22 previsti furono portati a 295.



In May 1983 the USAF issued a RFP for the development of a new advanced fighter, to replace the F-15 Eagle and ensure American technological superiority against the new Soviet fighters in production or under development, particularly the MiG -29 Fulcrum and SU-27 Flanker entered service in 1983 and was named 1984.Il program launched by the USAF ATF Advanced Tactical Fighter, with a forecast of more than 750 units, single-seater and two seater, intended to replace all F-15A/B/C/D.Even the U.S. Navy showed interest in the project, as part of its program Naval - ATF (NATF).
Seven industry groups presented their projects, among them the USAF in 1986, chose to build two prototypes: the project Lockheed / Boeing / General Dynamics, called the YF-22 and the Northrop / McDonnell Douglas YF-called 23.
Northrop had focused heavily on stealth quality and fast acceleration of its own project: in fact, the YF-23 was faster and "more stealth 'of the YF-22.
On the contrary, Lockheed had focused more on maneuverable: in fact the YF-22 was equipped with a thrust vector control system, which made it much more manageable 's YF-23. The end of the Cold War and the collapse of the Soviet empire, led to a profound change in the attitude of Congress toward the F-22, as many have argued that new versions of the F-15 and F-16 were sufficient to ensure USAF air superiority aircraft EMD ran from 11 to 9 aircraft, all-seater, while the forecast for the number of aircraft descended gradually from the initial 750 to 648, then 442, and finally in 1997 the total was reduced to 339, all cars, while the two-seater version was shelved.
In that year he was given the name "Raptor" (before that he was called Rapier and Lightning II).
The U.S. Navy since 1993, had already announced that the program NATF (under 550 units with folding wings) was deleted, preferring to proceed with the F-18E / F Super Hornet.
In 2001 the F-22 were brought under at 295.



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F35 Lightning II


Nel 1993 il Presidente Clinton impose che tutti questi studi fossero unificati nel programma JAST (Joint Advanced Strike Technologies), che non era tanto un programma di sviluppo, quanto un programma di ricerca per verificare la fattibilità di un unico aereo che potesse soddisfare le esigenze di tutti gli utenti.
Il programma era mirato innanzitutto a un velivolo in grado di assolvere alle missioni di attacco, giacché le missioni di superiorità aerea sarebbero state appannaggio degli F-22 e dei Super Hornet.
Il programma JAST portò alla conclusione che si doveva progettare una configurazione base dalla quale realizzare tre versioni: una convenzionale per l'USAF, una imbarcata per la Navy e una STOVL per i Marines.
In particolare, l'idea era che il nuovo velivolo avrebbe dovuto garantire piene capacità Stealth nella fase del “first strike”. Una volta distrutte le capacità di difesa aerea del nemico, l'aereo avrebbe potuto operare rinunciando alle capacità Stealth in favore di un maggior carico di armi.Da subito, il programma JSF da cui deriva poi l' F 35 è stato caratterizzato dalla volontà americana di consentire ad altre nazioni di partecipare allo sviluppo, con vari livelli di “partnership”.
Il Livello 1 è quello che consente la maggior voce in capitolo nelle scelte di sviluppo e commerciali, a fronte di un impegno economico pari a oltre 2 miliardi di dollari (corrispondente al 10 % dei costi di sviluppo inizialmente previsti).
L'unico partner di primo livello è l'Inghilterra.
il Livello 2 consente una significativa partecipazione allo sviluppo, a fronte di un impegno economico pari a circa 1 miliardo di dollari (5% del costo di sviluppo previsto).
Gli unici partner di secondo livello sono l'Italia e l'Olanda.
Il Livello 3 consente una modesta partecipazione al programma di sviluppo (nell'ordine dell'1%) a fronte di un impegno economico nell'ordine di alcune centinaia di milioni di dollari.
I partner di terzo livello sono il Canada, la Turchia, l'Australia, la Norvegia, la Danimarca.Probabilmente queste cifre si abbasseranno ulteriormente, ma è ragionevole pensare che l'F-35 sarà in ogni caso prodotto in un numero molto alto di esemplari, considerato che è l'unico caccia stealth di nuova generazione disponibile sul mercato (l' F-22 è così costoso e le sue tecnologie sono considerate così sensibili, che ben difficilmente sarà esportato, e la stessa USAF ne sta acquisendo un numero di esemplari di gran lunga inferiore alle proprie necessità).
A prescindere dalle esigenze americane, l' F-35 è destinato infatti a raccogliere all'estero l'eredità del Falcon, ed è anche l'unica opzione disponibile per sostituire l'Harrier sulle portaerei V/STOL.
L'Italia, inizialmente interessata alla sola versione B (22 esemplari per sostituire gli Harrier della Marina), ha poi deciso di assegnare il caccia anche all'Aviazione Militare, per avere una prima linea basata sugli Eurofighter e sull' F-35, portando il totale di esemplari previsti a 130 circa, anche se non è stato ancora deciso come saranno ripartiti tra le varie versioni.
In Italia sarà anche allestita una linea di costruzione e assemblaggio che sarà responsabile per la produzione di buona parte degli F-35 destinati all'Europa e ad altre nazioni. 



In 1993 President Clinton demanded that all of these studies were unified in the program JAST (Joint Advanced Strike Technologies), which was not so much a development program, as a research program to test the feasibility of a single aircraft could meet the needs of all users.
The program was targeted primarily to an aircraft capable of carrying out the missions of attack, as the missions of air superiority would have been the domain of F-22 and Super Hornet.
The JAST program led to the conclusion that we had to design a basic configuration from which to make three versions: a conventional for the USAF, a boat for the Navy and a STOVL for the Marines.
In particular, the idea was that the new aircraft would have to ensure full stealth capabilities at the stage of "first strike". Once you destroyed the enemy's air defense capabilities, the aircraft could operate in stealth giving up for a bigger load armi. Now, the 
F 35 program   was marked by the American willingness to allow other nations to participate in the development, with various levels of "partnership".
Level 1 is what allows the majority voice in development choices and trade in the face of a financial commitment of over $ 2 billion (representing 10% of development costs initially planned).
The only top-level partner is England.
Level 2 allows a significant contribution to the development in the face of a financial commitment of about $ 1 billion (5% of the cost of expected growth).
The only second-tier partners are Italy and the Netherlands.
Level 3 makes a modest contribution to the development program (in the order of 1%) compared with a financial commitment in the order of several hundred million dollars.
The third level partners are Canada, Turkey, Australia, Norway, Danimarca. Probably these figures will drop further, but it is reasonable to assume that the F-35 will be produced in any case a very large number of specimens, since it is the only next-generation stealth fighter on the market (the 'F-22 is so expensive and its technologies are considered so sensitive, that hardly will be exported, and the same USAF it is acquiring a number of examples of far less than their needs).
Regardless of the American demands, the 'F-35 is indeed intended to gather outside the heritage of the Falcon, and is the only option to replace the Harrier aircraft carrier V / STOL.
Italy, initially only interested in the version B (22 units to replace the Navy's Harrier), then decided to give even the fighter the Air Force, to have a first line based on the Eurofighter and on the 'F-35, carrying the total number of planes provided to about 130, even if you have not yet decided how it will be shared between the different versions.
In Italy it will also set up a line of construction and assembly will be responsible for producing most of the F-35 destined for Europe and other nations.
 
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